Il Contenuto è il Re
Un “dogma” per gli addetti del content marketing, storyteller e blogger è la celebre affermazione di Bill Gates che dice:
Content is the king!
Una frase che riassume l’importanza di scrivere e diffondere contenuti di qualità che attraggano gli utenti trasformandoli prima in lettori abituali, poi in utenti registrati e infine in clienti fidelizzati, capaci di promuovere in modo spontaneo il brand. Da qui si comprende benissimo che il contenuto di ogni messaggio, di ogni slogan, di ogni informazione che vogliamo trasmettere all’esterno, seppur sia stato sempre importante, oggi lo è ancora di più, in quanto costituisce una parte importante della nostra strategia di marketing.
Ma facciamo un passo indietro: per quale motivo i contenuti diventano così importanti, tanto da entrare a far parte delle strategie di marketing delle aziende? Soffermiamoci sull’utilizzo dei testi nella comunicazione e sul potere immenso della parola.
Il potere delle parole nel marketing
Si sa, la comunicazione si basa su parole e immagini usate insieme, a volte solo su parole, altre solo su immagini. Un articolo apparso su Skyword di Nicola Brown analizza il potere della parola, soprattutto in poesia, come stimolo per la nostra immaginazione. La Brown sottolinea come il linguaggio della poesia crei e scateni una vivida immaginazione sensoriale molto più di un video o di una serie di immagini.
L’immaginazione mentale lavora sia sulla memoria sia sulla motivazione. Se guardiamo una fotografia abbiamo già tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno, ma se troviamo parole scritte allora il nostro cervello o il nostro pensiero creativo formerà una propria ed esclusiva rappresentazione, unica e diversa da ogni altro che leggerà le medesime parole. E quelle parole e quella immagine che ci siamo costruiti resteranno nel nostro ricordo e nella nostra memoria.
Ecco perché le parole sono così importanti e allo stesso tempo così difficili da usare nella comunicazione a partire da quella che utilizziamo nel nostro vivere di tutti i giorni fino a quella che creiamo per promuovere, informare o vendere.
Quindi perché fare content marketing? In un mondo saturo di sovrastimoli sensoriali – pensiamo ai ripetuti messaggi pubblicitari provenienti da mezzi diversi, online e offline – la parola, se usata sapientemente, può coinvolgere in modo più profondo l’utente, stimolandone memoria e motivazione e, alla fine, facendolo in modo che, sentendosi parte attiva nelle conversazioni, si leghi sempre di più al brand.
Il risultato finale? La fidelizzazione.
Come fare Content Marketing
Eccoci allora arrivati al succo del nostro articolo: i testi per la comunicazione, i testi per l’advertising. Scrivere per la carta stampata o per la pubblicità tradizionale è molto diverso dallo scrivere per il web.
Finché la comunicazione è semplice informazione o trasmissione di dati, possiamo azzardare e dire che chiunque può formulare dei testi. Quando invece la comunicazione deve raggiungere le persone, coinvolgerle, interessarle e attirarle per vendere un prodotto o un servizio e fidelizzare allora è assolutamente necessario affidarsi a un copywriter.
Differenza fra Copywriter e Content Writer
Spesso si distingue tra copywriter e content writer: il primo è l’esperto di advertising tradizionale, puro, per ideare un concept, per lavorare a stretto contatto con l’art director di una campagna di comunicazione, per scrivere soggetti o slogan e payoff di prodotti al fine di sollecitare il pubblico ad agire ed acquistare il prodotto o servizio.
Il content writer, invece, non scrive direttamente per vendere ma per attrarre il pubblico con contenuti interessanti e di qualità, testi che devono essere funzionali ed efficaci per chi li legge ma al tempo stesso funzionali ed efficaci per il motore di ricerca.
Un esperto di content marketing possiede entrambe le anime e sa intrecciare entrambe le competenze: sa scrivere testi per una brochure o un depliant o una rivista e sa scrivere testi per un blog, per un magazine online, per un post di un social. A prescindere dai canali, dalla forma, dalle tecniche, il content marketer sa scrivere bene, coinvolgere, affascinare, non passare inosservato, diventare “memorabile”.
Il contenuto è sovrano ma senza una strategia mirata e una profonda conoscenza di tutti i canali a disposizione e di tutte le possibilità che specialmente l’online ci offre, difficilmente raggiungerà l’obiettivo che ci siamo prefissati.
Content e Inbound Marketing
Nel mondo del web, non ci si può fermare alla buona scrittura, ma diventa fondamentale affiancarla alla conoscenza dell’Inbound marketing per attuare la migliore strategia comunicativa e creare nel momento giusto il contenuto giusto per il lettore giusto.
Ma cosa dobbiamo raccontare ai naviganti di internet per fare bene content marketing? Oggi non esiste più l’apologia di un prodotto, le belle parole relative ai magnifici aspetti e alle meravigliose virtù di un prodotto o di un servizio. Le persone sono tempestate da miliardi di messaggi, informazioni, reclame, promozioni e tendono a fidarsi sempre meno. Per questo oggi il bravo content marketer deve saper creare racconti non direttamente sul prodotto o sul servizio ma racconti che trattino di argomenti e temi ai quali il nostro lettore è interessato o storie che possono emozionarlo o informazioni utili e specifiche in merito a svariati problemi.
La chiave è costruire un rapporto di fiducia con il nostro lettore, ricreare quel rapporto “umano” e personale che il web, proprio per la sua conformazione, non consente: diffondere contenuti interessanti genera valore per gli utenti che, quando avranno bisogno del prodotto o del servizio si rivolgeranno proprio al brand in quanto, grazie ai contenuti trasmessi, ha generato autorevolezza.
6 Strategie di Content Marketing di successo
Il content marketing è sempre in movimento, in interazione e in condivisione con gli utenti e può essere aggiornato e migliorato quasi in tempo reale. Ogni azione di content marketing va sviluppata sul medio o lungo periodo e inserita in una precisa strategia.
Ricorda che la dimensione dell’azienda è relativa, non è necessario investire grandi budget per essere efficaci. Ma attenzione! Questo non significa che la creazione di contenuto o il mantenimento di un blog o la gestione di una community sia a costo zero o che le campagne su Google a pagamento o su Meta non abbiano costi. Significa solo che una buona strategia e una conoscenza dei mezzi e dei canali presenti può offrire opportunità molto convenienti e occasioni a prezzi interessanti.
Best practice da seguire:
- Nei testi vai subito al cuore del discorso, il lettore web è alla ricerca di informazioni ed è veloce nelle sue acquisizioni quindi deve essere catturato immediatamente. Le prime righe del discorso sono tutto, non perderti in congetture, elucubrazioni o pensieri profondi.
- Scrivi in maniera semplice, chiara e comprensibile.
- Non usare un unico stile di scrittura, un unico font o un’unica dimensione. Spezza i periodi, lascia righe bianche, fai titoli e sottotitoli, crea paragrafi, inserisci immagini, frasi con claim più grandi. Insomma non lasciare che il lettore si annoi e non arrivi in fondo all’articolo o al testo.
- Scrivi SEO friendly. I tuoi potenziali lettori e clienti sono già sul web e stanno cercando informazioni quindi inserisci nei testi parole che affrontino i temi maggiormente ricercati in base al tuo target di riferimento.
- Fai citazioni, inserisci link a fonti o articoli tuoi e anche di altri.
- Analizza bene i dati per scegliere il periodo giusto per pubblicare, misura i risultati, gli accessi così da poter ricalibrare la strategia.