Storia della pubblicità made in Italy: il Carosello

La storia della pubblicità made in Italy, con il Carosello, segna la svolta rivoluzionaria della TV italiana a partire dagli ‘50. Un innovativo modo di comunicare brand e prodotti, una trasmissione che per circa vent’anni ha riunito intere famiglie davanti lo schermo. Il Carosello, con i suoi iconici personaggi e formidabili sketch comici, è diventato un vero e proprio patrimonio socio-culturale. Un format unico, originale ed inimitabile che ha fatto la storia della pubblicità italiana.

La storia tutta italiana del Carosello

In quanti non ricordano i celeberrimi spot del Carosello? Basti solo pensare a Susanna tutta Panna, Calimero, Caballero & Carmencita, giusto solo per citarne qualcuno. Gli iconici personaggi delle irresistibili serie comiche del noto programma televisivo, straordinariamente, sono conservati anche nella memoria di chi non era ancora nato in quell’epoca.

Era, infatti, il 3 Febbraio 1957 quando sul Programma Nazionale della Rai andava in onda per la prima volta il Carosello, un momento pubblicitario di circa dieci minuti, trasmesso ogni giorno poco prima delle nove di sera. Un nuovo format televisivo in grado di innovare gli spazi pubblicitari trasformandoli in vere e proprio serie. Appuntamenti immancabili, organizzati in brevi sketch divertenti con slogan e musiche accattivanti. Gli episodi animati racchiusi nel Carosello diventavano un momento di aggregazione per grandi e piccini, rendendoli seguitissimi ed amatissimi dalle famiglie italiane.

L’invenzione del Carosello la si deve ai grandi creativi e registi italiani, tra cui Luciano Emmer che ha rivoluzionato il modo di concepire la pubblicità. Fu inoltre il periodo dei grandi designer pubblicitari, da Armando Testa a Raymond Savignac. A essere raccontata era l’Italia fiduciosa e in crescita dopo le difficoltà del dopoguerra, decisa a riprendersi la gioia di vivere, anche attraverso il divertimento dei consumi.

L’innovativo format TV del Carosello

La nuova trasmissione della TV italiana prevedeva un format del tutto unico nel suo genere. Il Carosello, infatti, fu costruito in modo che tutti gli spot avessero una struttura uniforme, divisa principalmente in tre parti:

1. Il sipario
Ogni Carosello si apriva con una sigla musicale ben riconoscibile e con la proverbiale e simbolica apertura di sipario;
2. Il pezzo
Il vero e proprio spettacolo, in cui si metteva in scena uno sketch divertente o istruttivo in cui l’attinenza con il prodotto sponsorizzato era solo accennata, ma mai dichiarata apertamente. Di norma questa parte durava circa un minuto e mezzo e si chiudeva sempre con l’enunciazione, da parte del protagonista della storia, di una frase-chiave che segnava il passaggio alla sezione conclusiva;
3. Il codino
Della durata di circa 30 secondi, era il fulcro del messaggio pubblicitario; in questa parte si nominava apertamente il prodotto pubblicizzato e se ne elencavano pregi e utilità.

Le pubblicità e i personaggi del Carosello

Furono proprio i soggetti dei singoli spot a fare la fortuna del Carosello. Alcuni personaggi divennero addirittura più popolari dei prodotti che sponsorizzavano. Ecco quelli più amati e indimenticabili che fecero la storia del Carosello.

Spot di Ava Bucato
Chi non conosce il pulcino Calimero, «piccolo e nero»? Con la pubblicità di Ava Bucato nasce nel 1963 un vero e proprio mito, che diventò a breve un simbolo per adulti e per bambini. Con Calimero, solo dopo un’accurata “sbiancatura” a cura del noto detersivo, ci si poteva sentire veramente candidi e puliti!

Spot di Bialetti
L’ “Omino con i baffi” è certamente un altro simbolo intramontabile della pubblicità italiana. Lo spot della Bialetti muoveva i passi da uno degli argomenti più cari al Bel Paese: come fare un ottimo caffè. Da qui, il motto, diventato vero e proprio tormentone, con cui si promuoveva la caffettiera: «eh sì sì sì… sembra facile!».

Spot di Invernizzi
La breve disamina dei più celebri Caroselli di tutti i tempi non poteva prescindere dal un intramontabile personaggio, ancora oggi nei cuori di tanti italiani: Susanna tutta panna, protagonista di una serie di spot andati in onda tra il 1966 e il 1967 per pubblicizzare il formaggio Milione. Il personaggio della golosa Susanna divenne così celebre da essere trasformato in un vero e proprio marchio commerciale, con tanto si gadget e pupazzi a sua immagine.

Potremmo citare davvero tantissimi altri spot pubblicitari per rendere lustro al fenomeno tutto italiano del Carosello. Ma noi di Casa Walden siamo certi di aver reso il giusto omaggio a questa trasmissione televisiva di successo raccontandovi la storia della pubblicità made in Italy, il Carosello. A presto, con il prossimo appuntamento del Walden Blog.

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