Storia ed evoluzione dei manifesti pubblicitari

Il manifesto pubblicitario è una delle forme più antiche di pubblicità che esistano, e prende origini dal processo di industrializzazione nella seconda metà dell’Ottocento. Già agli inizi del XIX secolo sui muri delle maggiori città europee ed americane si potevano vedere manifesti in bianco e nero. Pubblicizzavano i primi prodotti industriali ed erano definiti da una scrittura tipografica compatta e lineare.

La presenza del colore venne invece introdotta dalle locandine teatrali. Le quali, stampate su fogli di diverso colore, lasciavano al pubblico la possibilità di individuare, ancor prima di leggere, il luogo presso il quale si sarebbe svolto lo spettacolo.

Da quel momento è stata un’evoluzione creativa e comunicativa costante e sempre attuale quella che ha coinvolto i manifesti pubblicitari. Dalla litografia alla cartellonistica, dallo stile Art Nouveau al Liberty, attraversando storia e guerre politiche. Fino ad arrivare all’odierna concezione creativa e ai nuovi mezzi di stampa. Basti pensare solo alle grandi sperimentazioni che si realizzarono, ad esempio, nel campo delle illustrazioni o nel lettering. Ovvero nello studio dei caratteri più appropriati al manifesto pubblicitario.

Il tutto sempre raggiungendo i molteplici scopi comunicativi e gli obiettivi di marketing per i quali venivano e sono realizzati. Questa modalità di comunicazione è fondamentale per informare, suscitare interesse e conquistare consensi.

Cultura digitale, dalla computer-grafica alla realtà virtuale

Il manifesto pubblicitario continua ad essere attuale senza necessità di stravolgimenti, nonostante le evoluzioni tecnologiche, dalle televisioni ai social network. La potenza mediatica che sprigiona è enorme e persuasiva.

Arriva a tutti, dai bambini ai più anziani, a chiunque stia per strada, passeggi e viva la città. Grazie a un linguaggio che fa grande uso di immagini, icone e metafore, grazie ai colori brillanti, ai motti e slogan semplici da comprendere e facili da ricordare. Dagli elenchi puntati, ai caratteri cubitali e agli schemi ben precisi e ripetuti, ha il potere di essere estremamente intuitivo e di colpire chiunque lo guardi.

Ma, con l’avvento del digitale, le “affissioni” sono diventate proiezioni sui muri, effetti speciali, locandine web ed esposizioni 3D. L’arte infatti oggi guarda al futuro con sperimentazioni narrative, artistiche e creative, coniugando nuove forme e dimensioni. La tecnologia nella cultura digitale non viene quindi temuta ma esplorata, oltre ogni periodo storico e cambiamento, passando dalla computer-grafica alla realtà virtuale.

Stiamo quindi assistendo al passaggio verso la cultura digitale: dall’evoluzione dei manifesti pubblicitari alla realtà virtuale. Un vero salto nel futuro per comunicare ogni espressione d’arte. Noi di Casa Walden possiamo aiutarti a cavalcare l’onda del cambiamento con servizi di marketing e comunicazione online e offline. Siamo specializzati in grafica, illustrazione e calligrafia con esperienza trentennale in promozione di teatri, eventi e spettacoli. Contattaci!

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