Romanzo Vegetale è una raccolta di acquarelli botanici di Sandra Santolini pubblicato da Casa Walden Edizioni. Opere che nascono dal forte interesse dell’artista per le specie vegetali, da sempre appassionata di pittura e giardinaggio. Attraverso i suoi dipinti Sandra si propone così di trattenere la bellezza dirompente, ma effimera, di fiori e piante. Nel suo catalogo sono stati quindi raccolti i ritratti di fiori, foglie e frutti eseguiti principalmente con la tecnica dell’acquerello. Disegni che riproducono fedelmente i soggetti botanici con cura e una personale ricerca estetica dell’artista.

“La mia pittura richiede tempo, come il mio modo di intendere l’acquerello, impone. Prediligo incontrare casualmente i soggetti vegetali che ritraggo e farmi sorprendere da minimi segnali di bellezza nascosti in strade di campagna, in piccoli giardini o in aiuole spartitraffico. La mia ricerca artistica vive in complicità con la mia formazione scientifica.” – Sandra Santolini, artista

Da sempre Casa Walden è anche casa editrice, specializzata in progetti letterali, sociali, didattici, illustrativi ed educativi. Per questo motivo abbiamo ammirato l’estro artistico di Sandra e fatto nostro il desiderio della stessa di realizzare un libro che raccogliesse le sue opere.

Cosetta Gardini, co-fondatrice di Casa Walden, ha così ideato e curato il progetto grafico del catalogo Romanzo Vegetale. È stato quindi organizzato uno shooting fotografico per catturare gli acquerelli botanici dell’artista con un accurato studio dell’immagine e del colore. Il tutto al fine di riprodurre fedelmente i dipinti ed esaltarne la bellezza anche su carta stampata.

Un mood che viene riproposto pure nel visual dell’immagine di copertina il cui protagonista è un ramoscello di bacche di rosa canina. Acquarello della collezione dell’artista che ha ispirato la scelta di font e colori del libro. Infine sono state inserite la prefazione a cura del critico Massimo Pulini e l’itinerario delle esposizioni che Sandra ha messo in mostra dal 2015 al 2020.

“Una singolarità delle opere di Sandra Santolini sta nel fatto che non sono destinate alla scienza eppure cercano, per quanto è possibile, di non aggiungere e di non togliere nulla al volto della natura. La raffinatezza che adotta non è rivolta a classificare e forse nemmeno a descrivere, ma contiene una delicata forma di racconto, che parla di incanto e discrezione, dell’intreccio di due steli che danzano tra loro rifuggendo però da ogni componente decorativa della danza.” – Massimo Pulini, critico

Tutti i servizi realizzati

• Progettazione grafica editoriale
• Shooting fotografico
• Pubblicazione 2021